Oltre l’accessibilità, verso un’inclusione reale
Quando si parla di accessibilità digitale, spesso si pensa a un insieme di norme da rispettare per evitare problemi legali. Ma il design inclusivo è molto più di questo: è un modo di pensare e progettare che mette al centro le persone, con tutte le loro diversità. Non si tratta solo di eliminare barriere per chi ha disabilità, ma di creare esperienze digitali intuitive, usabili e piacevoli per tutti.
Immagina un’applicazione che ti permette di personalizzare la dimensione del testo, regolare i colori in base alle tue esigenze o navigare senza l’uso del mouse. Ora pensa a quanto questa flessibilità potrebbe essere utile non solo per chi ha difficoltà visive, ma anche per chi sta leggendo sotto il sole, per chi ha una mano impegnata o per chi si trova in un ambiente rumoroso. Il design inclusivo migliora la vita di tutti, non solo di una specifica categoria di utenti.
Perché il design inclusivo è così importante?
L’idea alla base è semplice: un’esperienza digitale che si adatta alle esigenze di ciascun utente è sempre migliore di una che impone limiti. Troppo spesso, il design viene pensato per una “persona tipo” che in realtà non esiste. Le persone hanno abitudini, abilità, contesti d’uso diversi e un buon prodotto digitale deve tenerne conto.
Adottare un approccio inclusivo porta diversi benefici, tra cui:
- Raggiungere un pubblico più ampio: Più persone possono usare il tuo prodotto senza difficoltà
- Migliorare l’esperienza utente: Un’interfaccia chiara e intuitiva rende tutto più semplice
- Aumentare la reputazione del brand: Mostrare attenzione verso tutti gli utenti è un segnale di responsabilità sociale

Per rendere davvero inclusivi i prodotti digitali, bisogna considerare alcuni principi fondamentali:
Percezione: chiarezza e accessibilità visiva
Un buon design deve essere leggibile e comprensibile per chiunque. Questo significa usare un contrasto adeguato tra testo e sfondo, evitare di basarsi esclusivamente sui colori per trasmettere informazioni e offrire contenuti semplici e diretti. Un utente non dovrebbe mai doversi sforzare per comprendere un’interfaccia.
- Interazione: più modi per navigare e usare il prodotto
Non tutti interagiscono con i dispositivi allo stesso modo. Alcuni usano il mouse, altri la tastiera, altri ancora dispositivi assistivi come screen reader o comandi vocali. Un design inclusivo deve tenere conto di queste variabili e garantire la massima flessibilità.
- Flessibilità: personalizzazione dell’esperienza
Dare agli utenti la possibilità di adattare l’interfaccia alle proprie esigenze è una delle migliori strategie per creare un design inclusivo. Pensiamo alla possibilità di regolare la dimensione dei testi, attivare una modalità scura per chi ha sensibilità alla luce o offrire più lingue e formati.
- Inclusione culturale e linguistica
Un prodotto digitale accessibile in diverse lingue, con contenuti privi di stereotipi culturali e simboli universali, può essere utilizzato da un numero maggiore di persone. Anche la scelta delle parole gioca un ruolo fondamentale: frasi semplici e dirette rendono i contenuti più chiari per tutti.
Esempi di design inclusivo di successo
Alcune grandi aziende hanno adottato il design inclusivo come pilastro delle loro strategie:
- Microsoft – Ha sviluppato il Inclusive Design Toolkit, un riferimento per progettare esperienze digitali accessibili a tutti.
- Apple – Ha fatto dell’accessibilità uno dei suoi punti di forza, con funzioni come VoiceOver e AssistiveTouch.
- Airbnb – Ha migliorato la user experience con testi chiari, alternative visive e interfacce intuitive.
Progettare per l’inclusività non è solo un atto di responsabilità sociale, ma una scelta che rende il prodotto migliore per chiunque. Un’interfaccia chiara, adattabile e intuitiva migliora la vita degli utenti, aumenta il valore del brand e crea un’esperienza digitale superiore.
Quanto è inclusivo il tuo sito o la tua app? Desideri scoprire dove puoi migliorare?
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